In tutti i suoi interventi durante la visita pastorale in Cile, il Prelato dell’Opus Dei, monsignor Javier Echevarría, ha sollecitato tutti a pregare per Papa Francesco. Giovedì 15 agosto, nel Movistar Arena, ha chiesto di “trasformare questo incontro di famiglia” in un momento di preghiera “per la sua persona e le sue intenzioni”.
Poi è andato anche oltre: ha domandato alle diecimila persone presenti se erano disposte a impegnarsi a “vivere la sobrietà e a tenere compagnia al Papa negli impegni che avrà”. Dopo aver ascoltato il sì dei presenti, ha ripreso la parola: “Glielo dirò appena arrivato a Roma”.
Poi ha aggiunto: “Sono sicuro che già lo fate. Fategli compagnia, sentite la responsabilità del fatto che si affida alla vostra preghiera. Si affida all’amore della famiglia che è anche orazione, al vostro aiuto, alle vostre amicizie, anche questo è orazione. E si affida anche al vostro lavoro che, se vogliamo, è un’altra maniera di pregare [...]. Possiamo aiutarlo con il nostro lavoro e con la nostra allegria”.
Ha incoraggiato tutti a essere “donne e uomini di ampie vedute; non isolatevi nel vostro ambito familiare. Con la vostra vita di cristiani dovete arrivare a tutti e dovete aiutare tutte le famiglie”.
“E non dimenticate Benedetto XVI: pregate per lui – ha raccomandato –. È stato un Papa che ha dedicato la propria vita alla Chiesa. Ha constatato la propria debolezza dovuta all’età [...], ed essendo uomo di intelligenza non comune, non ha voluto essere di ostacolo e ha rinunciato. Non dovete pensare che l’abbia fatto per comodità o per evitare un peso. Pregate per lui”.
Fin dall’inizio di questa visita di tre giorni a Santiago, monsignor Echevarría ha espresso la richiesta di far compagnia a Papa Francesco. Nella cerimonia di benedizione della Clinica della Universidad de los Andes, avvenuta il 14 agosto, ha suggerito al personale dell’istituzione di pregare sempre per il Pontefice, “comportandovi con competenza professionale, che è sangue arterioso se si vive con senso soprannaturale”.
Anche nel successivo incontro che ha avuto con la comunità della Universidad de los Andes ha ribadito: “Pregate per Papa Francesco! Fatelo tutti i giorni. Nell’Opus Dei non abbiamo nessun segreto – san Josemaría diceva: se qualcuno lo ha, me lo dica... –. Noi, fedeli della Prelatura recitiamo tutti i giorni le Preci, composte da san Josemaría, in cui sono raccolte alcune preghiere della tradizione della Chiesa... fra le quali, questa per il Papa, che attualmente suona così: Oremus pro Beatissimo Papa nostro Francisco . Dagli tutta la tua forza, Signore, trasmettigli la tua vita e fa’ che sia molto felice” .
Poi ha sottolineato l’importanza di questo aspetto: “Non possiamo fare a meno di aiutare chi tanto ci ama ed è stato tanto sollecito nel dire di sì... Pregate per il Papa e per i suoi collaboratori affinché svolga, come ha fatto sin dall’inizio, un grande servizio alla Chiesa e all’umanità”.
“Che cosa vi costa recitare alcune fra le più semplici preghiere cristiane? Come non dire in questo preciso momento, e sapendo che la preghiera sale al cielo, “Signore, aiuta il Papa!”? E già stiamo pregando per lui. Utilizzate la vita normale per trasformarla in un dialogo con Dio, pregando per il Papa, per la Chiesa e per la vostra famiglia”.
Fotografie, di alta qualità, dell'incontro con il Prelato dell'Opus Dei.