Il Papa ai giovani: “Non seguite le mode e i falsi miti”

Gesù è la scelta fondamentale per rimanere veramente giovani

“La giovinezza, quella vera”, ha spiegato Benedetto XVI, non è legata agli anni o all'efficienza, né tanto meno alle mode o ai “miti appariscenti” ma all'essere buoni e generosi, al seguire Cristo.

Domenica 18 maggio, dopo aver fatto visita all'Ospedale pediatrico “Gaslini” il Papa si è recato in piazza Matteotti per l'incontro con i giovani e la recita della tradizionale preghiera domenicale dell'Angelus.

Parlando ad una grande folla che ha sfidato la pioggia scrosciante pur di esserci, il Papa ha detto che purtroppo ci sono giovani “che sono vecchi dentro [...] pur non mancando di beni terreni”, perché manca loro “la cosa più importante, quel ‘qualcosa’ che veramente riempie l’anima”.

Il Pontefice ha poi portato l'esempio di coloro che vogliono rimanere giovani a tutti i costi e “si mascherano da giovani, anche se il tempo della giovinezza è [...] visibilmente passato”.

Successivamente ha parlato del “grande vuoto” che attanaglia molti giovani nella paura di non riuscire a trovare un posto di lavoro, o una casa, o l'amore giusto per la propria vita, e che perciò “vogliono arrestare il tempo per paura di un futuro nel vuoto; vogliono subito consumare tutte le bellezze della vita – e così l’olio della lampada è consumato quando la vita comincerebbe”.

Poco prima, rivolgendo un breve discorso al Santo Padre, due giovani genovesi avevano detto: “Noi giovani a volte siamo preda dell'incertezza, della fragilità e dell'incoerenza e non percepiamo con sicurezza quale sia la strada da percorrere”.

In un mondo che “sembra aver smarrito i suoi essenziali parametri di riferimento siamo combattuti tra il desiderio di seguire con coerenza e radicalità il Signore e le tentazioni di egoistiche soddisfazioni e di false libertà”.

Rispondendo loro, Benedetto XVI ha sottolineato l'importanza dello “scegliere le vere promesse, che aprono al futuro anche con rinunce. Chi ha scelto Dio ha ancora nella vecchiaia un futuro senza fine e senza minacce davanti a sé”.

“Lui, Lui solo, è l’Amico che non tradisce mai. Fedele fino al dono della vita in Croce”, ha detto.

“Arrendetevi al suo amore! Come portate scritto sulle magliette preparate per questo incontro:‘scioglietevi’ davanti a Gesù, perché solo Lui può sciogliere le vostre ansie e i vostri timori e colmare le vostre attese. Egli ha dato la vita per noi, ognuno di noi”.

Ma per conoscere veramente Gesù, ha continuato il Papa, occorre incontrarlo nella preghiera, nella vita sacramentale, nel Vangelo meditato personalmente e nella grande comunione della Chiesa, come nell’incontro con i poveri.

 

“E solo così, conoscendo personalmente Gesù possiamo comunicare questa nostra amicizia agli altri – ha spiegato –. Possiamo superare l’indifferenza. Perché anche se appare invincibile qualche volta l’indifferenza, e sembra che non si abbia bisogno di Dio, in realtà tutti sanno che qualcosa manca nella loro vita”.

“E solo avendo scoperto Gesù capiscono: “Era questo che aspettavo”. E noi quanto più siamo realmente amici di Gesù – ha aggiunto –, tanto più possiamo aprire il cuore anche agli altri, perchè anche loro diventino veramente giovani, avendo cioè davanti a sé un grande futuro”.

 Al termine dell’incontro il Papa, dando appuntamento ai giovani per la Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney, ha consegnato ad alcuni di loro il Vangelo come segno di un mandato missionario: “Andate, carissimi giovani, negli ambienti di vita, nelle vostre parrocchie, nei quartieri più difficili, nelle strade! Annunciate Cristo Signore, speranza del mondo”.

Perché, li ha avvertiti, “quanto più l’uomo si allontana da Dio, la sua Sorgente, tanto più smarrisce se stesso, la convivenza umana diventa difficile, e la società si sfalda”.

“State uniti tra voi, aiutatevi a vivere e a crescere nella fede e nella vita cristiana, per poter essere testimoni arditi del Signore”.

“State uniti, ma non rinchiusi – ha continuato –. Siate umili, ma non pavidi. Siate semplici, ma non ingenui. Siate pensosi, ma non complicati. Entrate in dialogo con tutti, ma siate voi stessi”.

 Il Papa ha infine recitato con i giovani la preghiera dell’Angelus e li ha invitati a confidare in Maria ricordando le parole della Vergine al pastore Benedetto Pareto, cui apparve nel 1490, esortandolo a costruire un santuario sulla cima del monte Figogna, nei dintorni di Genova.

“’Confida in me! I mezzi non ti mancheranno. Con il mio aiuto tutto ti sarà facile. Mantieni solo ferma la tua volontà. ‘Confida in me!’ Questo ci ripete oggi Maria”, ha poi concluso.

    Zenit.org