Due intitolazioni a san Josemaría

Sabato 6 dicembre e sabato 13 dicembre si sono svolte a Latina e a Borghetto di Vara (La Spezia) l’intitolazione di un parco e di una sala comunale. Due cerimonie, che si aggiungono alle numerose analoghe iniziative in tutta Italia e che testimoniano la sempre più diffusa devozione a san Josemaría.

Borghetto di Vara (SP)

Sabato 13 dicembre alle 12 ci si è raccolti nel Palazzo Comunale di Borghetto di Vara, ultimo comune ligure prima di La Spezia, per l'intitolazione a san Josemarìa dello spazio interno al Palazzo Comunale stesso. Il sindaco Delvigo ha raccolto infatti la richiesta avanzata da un gruppo di cooperatori e amici dell'Opus Dei di quelle zone.

Vincenzo Lorenzelli, Rettore del Campus Bio-Medico, ha tratteggiato gli elementi essenziali dello spirito dell'Opus Dei, offrendo anche una significativa testimonianza personale su come l'aver conosciuto l'Opera, fin dagli anni '70 a Genova, avesse inciso profondamente nella sua vita e nelle sue prospettive come docente universitario e professionista. Mons. Francesco Moraglia, vescovo di La Spezia, ha sottolineato due aspetti del carisma di san Josemaría e precisamente l'amore alla dottrina e l'apostolato dell'intelligenza. Mons. Mauro Longhi ha ricordato alcuni episodi dei suoi anni romani accanto a Giovanni Paolo II e a don Álvaro del Portillo, primo successore di san Josemaría.

Alla cerimonia hanno partecipato una cinquantina di persone del paese e diversi cooperatori e amici dei comuni limitrofi. Era presente anche mons. Giovanni Bartolini, cappellano militare, e diversi militari.

Latina

Maurizio D’ Erme era un imprenditore di Latina molto conosciuto in città ed amico d’ infanzia del Sindaco, Vincenzo Zaccheo. Maurizio - che faceva parte dell' Opera - è morto prematuramente nel luglio 2007 a causa di un tumore e dopo aver offerto la sua vita anche per lo sviluppo del lavoro apostolico dell’ Opera a Latina e dintorni.

Alcuni mesi prima di morire Maurizio comunicò al suo amico Sindaco il desiderio che qualche luogo significativo di Latina fosse dedicato alla figura di san Josemaría Escrivá. Sabato 6 dicembre 2008 l’ auspicio di Maurizio si è finalmente realizzato, e alle ore 11.00 si è svolta la cerimonia di intitolazione a san Josemaría Escrivá di un ampio parco urbano.

All’ inizio della cerimonia ha preso la parola Modesto D’ Aprile, il quale ha ricordato con emozione la sua amicizia con Maurizio nonchè di averlo seguito da un punto di vista clinico nel corso della sua lunga malattia. Modesto è infatti Primario di Oncologia del Policlinico della città.

Modesto ha ricordato l' apostolato personale svolto da Maurizio con i suoi numerosi amici, come testimoniato dal fatto che molte delle persone presenti alla cerimonia avevano conosciuto l’ Opera proprio grazie a Maurizio. Modesto ha evidenziato infine che ben ottocento firmatari avevano chiesto alla Giunta Comunale di dedicare il parco al fondatore dell’ Opera.

Dopo Modesto ha preso la parola il Vicario Generale del Vescovo, Monsignor Mario Sbarigia; nel suo breve e significativo intervento Monsignor Sbarigia ha ricordato l’ amore per le piccole cose come uno degli elementi caratterizzanti la spiritualità del fondatore, citando a tal proposto il punto 814 di Cammino.

Ha poi preso la parola don Normann Insam, Vicario della Delegazione di Roma della Prelatura. Don Normann ha ricordato che nelle vicinanze di Latina vi è Salto di Fondi, una località particolarmente significativa per lo sviluppo dell’ Opera in Italia.

Negli anni cinquanta a Salto di Fondi per desiderio di San Josemaría e grazie alla dedicazione di don Álvaro del Portillo è stata infatti avviata un’iniziativa formativa, che con il tempo ha consentito a diversi contadini ed agricoltori della zona di sviluppare una propria attività professionale. Questa attività è stata in qualche modo prodromica rispetto all’avvio delle scuole agrarie che l’Opera ha promosso in tante parti del mondo.

Don Normann ha infine ricordato come il fondatore dell’ Opera fosse solito pregare per le persone che incontrava, preparando così spiritualmente il terreno all’espansione del lavoro apostolico nelle zone dove passava. Per tal motivo i bambini che giocheranno nel parco e tutte le persone che avranno modo di frequentarlo potranno considerarsi in qualche modo legati alla preghiera di san Josemaría.

Subito dopo l’intervento di don Normann si è svolta la cerimonia di benedizione della targa e di intitolazione del parco. A chiusura della mattinata il Sindaco onorevole Vincenzo Zaccheo ha augurato che l’Opera possa continuare a crescere e ad espandersi.