Smartphone. E adesso? Genitori e figli nell’era dei social media

Dare in mano un cellulare a un figlio significa offrirgli uno strumento con cui guardare il mondo. Stefania Garassini ha spiegato nel centro Culturale Alzavola i rischi e opportunità per i nostri figli dell'uso del cellulare.

Dare in mano un cellulare a un figlio significa offrirgli uno strumento con cui guardare il mondo: le sue relazioni, idee, i racconti che ama, gli stili di vita cui vuole ispirarsi, i suoi idoli, le sue passioni.

La scelta del momento in cui regalarlo è cosa da non prendere alla leggera. E’ importante valutare attentamente i motivi per cui decidere o meno di dotare un ragazzo di uno smartphone, senza lasciarsi condizionare da quello che il mercato, la moda e «gli altri» tendono a farci credere. Non si tratta di demonizzare uno strumento dalle straordinarie potenzialità, ma semplicemente di usarlo al meglio. I nostri figli, e anche noi.

Non si tratta di demonizzare uno strumento dalle straordinarie potenzialità, ma semplicemente di usarlo al meglio.

Lo smartphone, come ogni tecnologia, non è completamente neutrale. Entra nella nostra vita, nelle nostre abitudini quotidiane, e le cambia: basti pensare a quanto è diventato difficile finire di leggere un libro senza essere interrotti dalle notifiche, o restare seduti a cena senza cedere alla tentazione di controllare se qualcuno ci ha scritto, per fare soltanto alcuni esempi. E, d’altro canto, com’è diventato facile restare in contatto con amici e conoscenti, anche se magari superficialmente. Conoscere le potenzialità e gli aspetti critici di questo strumento è essenziale per utilizzarlo in modo consapevole, per saper porre dei limiti e qualche indispensabile regola. Che – ricordiamolo – vale prima di tutto per noi adulti.

Il cellulare può diventare il mezzo con cui coltivare interessi, scoprirne di nuovi, esprimere la propria creatività, divertirsi e mantenere buone relazioni. E in questo percorso è fondamentale il ruolo dei genitori, che possono diventare veri e propri “méntori” dei loro figli in un’avventura appassionate di crescita e di scoperta.