“Paraboliamone”, intervista al curatore Sergio Destito

In che modo le parole di Gesù sono ancora vive oggi? Il libro “Paraboliamone. Riflettiamo sul senso della vita”, pubblicato da Edizioni Ares e curato da Sergio Destito, cerca di rispondere a questa domanda attraverso le parole di Maurizio Botta, Mariano Fazio, Giulio Maspero, Fabio Rosini, Serafino Tognetti e Ilaria Vigorelli. “Paraboliamone. Riflettiamo sul senso della vita” è disponibile sul sito delle Edizioni Ares e in tutti gli store digitali.

1) Qual è il tuo rapporto con il Vangelo?

Ogni giorno cerco di leggere qualche passo del Vangelo, ormai lo faccio da venticinque anni. San Josemaría suggeriva di mettersi nelle scene del Vangelo come un personaggio tra gli altri ed è quello che mi sforzo di fare ogni giorno: posso dire che il Vangelo è diventato la mia Stella Polare.

2) Qual è la tua parabola preferita in assoluto, e per quale motivo?

Non ho una parabola preferita perché sono tutte molto belle e significative. Sicuramente quelle che esprimono in modo più esplicito il Perdono e la Misericordia di Dio per noi, come la parabola della pecora smarrita, del figliol prodigo, suscitano in me un profondo senso di gioia e di gratitudine perché tocco con mano che Dio è mio Padre, e che non sono solo.

3) Per apprezzare questo volume che livello di conoscenza del Vangelo bisogna avere?

Per apprezzare questo libro basta mettersi nella giusta disposizione d’animo e non serve un particolare livello di conoscenza del Vangelo. Le Parabole, infatti, affrontano temi universali come: l’amore, l’amicizia, il perdono, il senso del dolore e della sofferenza e molto altro ancora. Sono argomenti che interpellano tutti, credenti e non, e dei quali tutti abbiamo fatto esperienza, in un modo o nell’altro.

4) Cosa ti aspetti da questo libro: qual è il tuo desiderio sui frutti che potrà portare?

Mi auguro che questo libro possa fare del bene a tante persone perché questo è l’intento per il quale è stato scritto. Diversi sacerdoti, laici, religiosi, mi hanno contattato per dirmi che stanno già utilizzando o utilizzeranno il testo per predicare corsi di ritiro, attività con i liceali, con gli universitari e per altre iniziative formative e apostoliche.

Un sacerdote mi ha detto che in questi giorni inizierà un ciclo di catechesi avendo come testo di base “Paraboliamone”. Una coppia di coniugi mi ha riferito che hanno letto il libro la sera dopo cena con i loro figli, discutendone insieme. Tutto questo è molto bello e soprattutto inaspettato. Per questo io vorrei ringraziare il Signore, le Edizioni Ares e, nuovamente, gli autori per la loro gentilezza e disponibilità: senza di loro non ci sarebbe stato nessun libro!

5) Per il futuro stai pensando ad altre iniziative simili o che vanno in questa linea?

Mi piacerebbe riprodurre il format che abbiamo pensato per Paraboliamone: un momento conviviale seguito da un breve speech su un tema. A febbraio inizieremo a fare degli incontri sulle Beatitudini. Sono rimasto molto colpito da quello che ha detto papa Francesco nell’udienza generale di un mercoledì di qualche anno fa: “Le Beatitudini contengono la carta d’identità del cristiano, questa è la nostra carta d’identità, perché delineano il volto di Gesù stesso, il suo stile di vita” (Papa Francesco, Udienza, 29 gennaio 2020).
Nelle nostre attività ci rivolgiamo non solo a coloro che credono ma anche a coloro che sono lontani dalla fede con la certezza, come dice ancora il Papa, che “il testo delle beatitudini ha illuminato la vita dei credenti e anche di tanti non credenti.”. Anche per questo ciclo di incontri abbiamo invitato alcuni relatori che, con la loro esperienza di vita e con il proprio stile, potranno offrire un’analisi e una testimonianza attenta e approfondita sul significato delle Beatitudini.

Paraboliamone. Riflettiamo sul senso della vita” è disponibile sul sito delle Edizioni Ares e in tutti gli store digitali. Il curatore, Sergio Destito, è Docente di Marketing dei Servizi nella Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce e Direttore del Dipartimento Futuri studenti della medesima Università.