Chiese domestiche, problemi universali (1): La Messa con i figli piccoli

In questa serie di articoli condividiamo i consigli di genitori che rispondono a domande concrete su come vivere la fede in famiglia. La prima domanda alla quale si cerca di rispondere è: come fare a vivere bene la Santa Messa con i figli piccoli?

Domanda: “Come fare a vivere bene la Santa Messa con i figli piccoli?”

Da genitori di quattro figli di età compresa tra i cinque e gli zero anni ci troviamo spesso in difficoltà quando si tratta di andare a Messa la domenica. Da una parte sappiamo che nel catechismo è scritto esplicitamente che “la cura dei lattanti” è un serio motivo che può giustificare l’assenza dall’Eucaristia domenicale, dall’altra abbiamo il desiderio di condividere questo incontro tra noi coniugi e con i bambini perché, come ci ricorda papa Francesco, specialmente la domenica “Gesù bussa alla porta della famiglia per condividere con essa la Cena eucaristica”.

Anche se negli anni abbiamo sentito di racconti scoraggianti in cui sacerdoti (spesso anziani) sgridavano bambini urlanti, invitandone i genitori ad accompagnarli fuori dalla chiesa, il nostro problema non è l’ambiente parrocchiale, che è sempre molto accogliente e in cui al massimo si può trovare qualche anziana che sbuffa.

Spesso ci troviamo a mettere sulla bilancia due pesi: la fatica di dover organizzare un’ora di tempo in chiesa per i bambini (disegni, giochi, il presepe automatico), partecipando poco o niente alla Santa Messa, o la comodità di non andare (o di fare a turni separatamente). Quale di queste due vie è la migliore che possiamo scegliere? Come fare a vivere bene la Santa Messa con i figli piccoli?

Risposta alla domanda “Come fare a vivere bene la Santa Messa con i figli piccoli?”

Innanzitutto non c’è una risposta univoca perché ogni caso è diverso. Ci sono tanti fattori che concorrono all’organizzazione della vita domestica, specialmente nel contesto del fine settimana dove di solito si concentrano gli appuntamenti legati alle attività dei più piccoli o semplicemente alla vita sociale dei genitori.

Le parole di Gesù nel Vangelo sono molto chiare sul tema dei bambini e della loro vicinanza a lui: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà». Considerando che nell'Eucaristia è presente Gesù, anche solo rendere famigliare ai bambini il momento della Consacrazione e tutta la liturgia è un modo per lasciare che i bambini si avvicinino a Gesù. Anche se non è facile organizzarsi, bisogna ricordare che in molte parrocchie ci sono celebrazioni eucaristiche dedicate alle famiglie, in cui è normale e anzi gradito che ci siano bambini piccoli che piangono, si lamentano, giocano, cercano di accendere i ceri votivi creando scompiglio. Nella già citata esortazione apostolica Amoris Laetitia, nella quale sono state raccolte tante esperienze pastorali da tutto il mondo, si parla proprio dell’importanza “della spiritualità familiare, della preghiera e della partecipazione all’Eucaristia domenicale, incoraggiando le coppie a riunirsi regolarmente per promuovere la crescita della vita spirituale e la solidarietà nelle esigenze concrete della vita. Liturgie, pratiche devozionali ed Eucaristie celebrate per le famiglie”, ritenute “vitali per favorire l’evangelizzazione attraverso la famiglia”.

La famiglia che partecipa alla Messa, con il suo stile e le sue complessità, sta evangelizzando, perché racconta la bella notizia della sua presenza nel luogo in cui si compie la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù. E non bisogna avere paura di disturbare, perché a volte non c’è un modo chiaro per far smettere i bambini di piangere. Su questo papa Francesco è stato molto chiaro: “A me dà tanto fastidio quando in chiesa un bambino piange e la gente vuole che se ne vada fuori. No! È la migliore predica! Il pianto di un bambino è la voce di Dio! Mai, mai cacciarli via dalla chiesa, davvero! Grazie tante!”

Tanti anni fa una mamma con diversi figli piccoli chiese a san Josemaría come era possibile pregare quando i bambini piangono e strillano. San Josemaría le rispose che le grida di pianto dei bambini per il Signore sono come la musica che esce dalle canne degli organi di una cattedrale per rendergli onore. Per cui non bisogna avere paura di far suonare questi organi, specialmente nel contesto della Messa domenicale e a maggior ragione se in una celebrazione pensata proprio per le famiglie con bambini piccoli.