10 consigli di Papa Francesco per curare l’ambiente in cui viviamo

In occasione della Giornata Mondiale di preghiera per la cura del Creato, il 1° settembre, condividiamo alcuni consigli che Papa Francesco ci regala nella sua ultima enciclica Laudato si’.

Dopo aver promulgato l’enciclica Laudato si’ nella quale ci invita a una “conversione ecologica”, Papa Francesco ha stabilito di celebrare il 1° settembre la Giornata Mondiale di preghiera per la cura della Creato. Questa ricorrenza si celebra già nella Chiesa ortodossa, e il Papa ha deciso di includerla nella Chiesa cattolica al fine di aiutare tutti a prendere coscienza della necessità di prendersi cura del pianeta.

Nella sua ultima enciclica il Papa ci ricorda che “meritano una gratitudine speciale quanti lottano con vigore per risolvere le drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più poveri del mondo”; poi continua dicendo: “i giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi” (13).

La Giornata sarà celebrata con cadenza annuale, e Papa Francesco si augura che tutti noi possiamo “rinnovare l’adesione personale alla propria vocazione di custodi della creazione”. Con la scelta della data, si rafforza anche la “crescente comunione” con la Chiesa ortodossa.

Condividiamo alcuni consigli concreti con i quali il Santo Padre ci invita a collaborare per proteggere e costruire la nostra casa comune, piccoli atti che diffondono il bene nella società “al di là di quello che è possibile constatare, perché provocano in seno a questa terra un bene che tende sempre a diffondersi, a volte invisibilmente”.

▪ Riscaldamento: ci ha consigliato di coprirci di più e di evitare di accenderlo.

▪ Evitare l’uso di materiale plastico e cartaceo.

▪ Ridurre il consumo di acqua.

▪ Separare i rifiuti.

▪ Cucinare soltanto ciò che ragionevolmente si potrà mangiare.

▪ Trattare bene gli altri esseri viventi.

▪ Utilizzare il trasporto pubblico o condividere uno stesso veicolo con varie persone.

▪ Piantare alberi.

▪ Spegnere le luci inutili.

▪ Ringraziare Dio prima e dopo aver mangiato.

Alcune riflessioni sulla cura dell’ambiente che Papa Francesco ci propone nella Laudato si’

1. San Francesco d’Assisi “manifestò un’attenzione particolare verso la creazione di Dio e verso i più poveri e abbandonati. Amava ed era amato per la sua gioia, la sua dedizione generosa, il suo cuore universale. [...] In lui si riscontra fino a che punto sono inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri, l’impegno nella società e la pace interiore” (10).

2. “Tutti possiamo collaborare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità” (14).

3. “Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare loro il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità. Questo debito si salda in parte con maggiori contributi economici per fornire acqua pulita e servizi di depurazione tra le popolazioni più povere” (30).

4. “Ma oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri” (49).

5. “Bisogna rafforzare la consapevolezza che siamo una sola famiglia umana. Non ci sono frontiere e barriere politiche o sociali che ci permettano di isolarci, e per ciò stesso non c’è nemmeno spazio per la globalizzazione dell’indifferenza” (52).

6. “I giovani hanno una nuova sensibilità ecologica e uno spirito generoso, e alcuni di loro lottano in modo ammirevole per la difesa dell’ambiente, ma sono cresciuti in un contesto di altissimo consumo e di benessere che rende difficile la maturazione di altre abitudini. Per questo ci troviamo davanti a una sfida educativa” (209).

7. “È molto nobile assumere il compito di avere cura del creato con piccole azioni quotidiane, ed è meraviglioso che l’educazione sia capace di motivarle fino a dar forma a uno stile di vita” (211).

8. “Nella famiglia si coltivano le prime abitudini di amore e cura per la vita, come per esempio l’uso corretto delle cose, l’ordine e la pulizia, il rispetto per l’ecosistema locale e la protezione di tutte le creature” (213).

9. “Questa stessa gratuità ci porta ad amare e accettare il vento, il sole o le nubi, benché non si sottomettano al nostro controllo. Per questo possiamo parlare di una fraternità universale”(228).

10. “Occorre sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo, che vale la pena di essere buoni e onesti” (229).