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1. Trasformare i social media dall'interno

Ci piace restare collegati con il mondo attraverso i social! Lo smartphone è sempre con noi, che sia per leggere notizie, scattare foto o inviare messaggi ai nostri amici. Ma come possiamo influenzare questo ambiente?

San Josemaría Escrivá ci ricorda che agire con autenticità cristiana significa adoperarsi, affinché nella nostra vita si percepisca il bonus odor Christi (cf. 2 Cor 2, 15), cioè il “buon profumo di Cristo”. Così, attraverso ogni nostra azione, chi ci avvicina può scoprire il volto del Maestro. Questo messaggio resta attuale anche nel mondo digitale.

Ti sei mai chiesto se stai lasciando un’impronta positiva sui tuoi social? Se i tuoi contenuti ispirano i tuoi amici a cercare il bene e, al contempo, a contemplare Dio osservando la tua vita? Oppure, sono solo un luogo dove si perde tempo, si guarda la vita degli altri e si consumano contenuti superficiali?

L’ambiente digitale è un' “estensione” della quotidianità. In esso, possiamo esporre le piccole cose di ogni giorno, la bellezza dei luoghi e delle persone, scoprire realtà diverse e raccontare momenti felici.

2. Social media equilibrati

Sappiamo che i social sono pieni di novità e stimoli e che una rapida occhiata alle notifiche può trasformarsi improvvisamente in minuti, o addirittura ore, trascorse davanti allo schermo. Senza accorgercene, rischiamo di diventare dipendenti dai contenuti digitali e di disconnetterci dalla realtà che ci circonda: studio, lavoro, relazioni familiari o con gli amici.

Per uscire da questo circolo vizioso, possiamo sviluppare abitudini sane, che consistono nella capacità di di dare a ogni cosa un tempo congruo . In effetti, chi vive una vita equilibrata è colui che “non si lascia assorbire dall’immediato, ma riesce sempre ad andare oltre”. Questo richiede un atteggiamento aperto, attento e silenzioso, che permette di arrivare al cuore delle cose.

Per crescere in questo, possiamo riflettere su dove stiamo sbagliando e fissare obiettivi personali sull’uso di internet. Bastano piccoli gesti per cominciare: osservare il tempo di utilizzo giornaliero, definire quali social sono davvero necessari, selezionare i profili che seguiamo e eliminare ciò che è “spazzatura” nel nostro cellulare . Nei momenti di riposo o prima di dormire, una pausa dagli schermi può aiutarci a sfruttare al massimo il nostro tempo e mantenere la mente serena.

Inoltre, possiamo chiedere aiuto nella direzione spirituale, a un sacerdote o a un amico con più esperienza, per stabilire quali siano i momenti migliori per usare internet, per decidere come affrontare eventuali problemi o incomprensioni che possano nascere online o proporre iniziative in questo ambiente.

3. Online nella preghiera e nelle relazioni

Dio, nostro Padre, è sempre connesso con noi. Non lasciamolo "offline" nelle nostre preghiere! Come figli di Dio, siamo chiamati a essere contemplativi: persone che, in mezzo al trambusto della folla, sappiano trovare il silenzio dell’anima in un dialogo costante con il Signore.

San Josemaría ci insegna che il silenzio è il custode della vita interiore, in questo senso, ha incoraggiato i cristiani , che vivono nel frastuono del mondo, a trovare momenti di raccoglimento, compatibili con uno studio o un lavoro intenso. la preghiera richiede che ci allontaniamo da ciò che può distrarci, quindi sarà opportuno spegnere le notifiche, chiudere le app in uso o, eventualmente, spegnere del tutto il telefono.

È tempo di guardare il Signore e lasciare il resto nelle Sue mani!

Questo silenzio porta anche a essere attenti agli amici e ai familiari, permettendoci di rafforzare i nostri legami e godere della compagnia di chi amiamo di più. Quando sei in presenza di qualcuno, cerca di evitare di guardare lo schermo e di essere presente al 100%, con ascolto attivo e vero interesse per ciò che ognuno ha da dire.

Non dimenticare: attiva le notifiche della connessione con Dio e con il mondo reale!