Pier Giorgio Frassati nacque a Torino nel 1901. La sua vita si distinse per la coerenza tra fede e azione: partecipava ogni giorno alla Messa, aiutava malati e poveri attraverso la Società di San Vincenzo de’ Paoli e l’Azione Cattolica, e promuoveva la giustizia sociale. Le sue escursioni in montagna erano anche momenti di gioia, preghiera e amicizia. Giovanni Paolo II lo chiamò “l’uomo delle Beatitudini” per averle vissute nel quotidiano e per considerarlo un modello per i giovani cristiani.
Morì improvvisamente nel 1925 a causa di una poliomielite, all’età di 24 anni, dopo una settimana di intenso servizio ai malati.
Verso l’alto
Questa è la scritta ai piedi di una sua foto durante un’escursione: una sintesi della sua filosofia dell’alpinismo e della fede.
Ha due miracoli riconosciuti. Il più recente è la guarigione inspiegabile di un seminarista statunitense con il tendine d’Achille rotto. Il 7 settembre 2025 sarà proclamato santo da Papa Leone XIV, insieme a Carlo Acutis. Nel concistoro in cui lo ha annunciato, il Papa ha sottolineato il suo esempio di vita eucaristica e di carità incarnata come modelli universali, non solo per i giovani.





