Venerdì, commento al Vangelo: Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati

Vangelo e commento del venerdì della 28ª settimana del tempo ordinario.

Vangelo (Lc 12, 1-7)

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:

— Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.

—Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!


Commento

“Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia”. Il Signore cerca persone che lottino per essere coerenti, che cerchino di vivere l’unità di vita.

Il detto di Gesù ricorda la lode che fece a Natanaele quando Filippo glielo presentò: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità” (Gv 1, 47).

Questa frase del Signore aiuta quelli che lo ascoltavano e noi a camminare alla presenza di Dio: “Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze”.

Da noi Gesù si aspetta la semplicità del bambino che sa di essere davanti a suo padre e che non ha nulla da temere.

Come scriveva san Josemaría in Cammino: “Bisogna convincersi che Dio ci sta vicino continuamente. Viviamo come se il Signore fosse lassù, lontano, dove brillano le stelle, e non pensiamo che è sempre anche al nostro fianco.

E lo è come un Padre amoroso – vuol bene a ciascuno di noi più di quanto tutte le madri del mondo possano voler bene ai loro figli – per aiutare, ispirare, benedire... e perdonare.

Quante volte abbiamo fatto distendere il volto accigliato dei nostri genitori dicendo loro dopo una birichinata: non lo farò più! – Forse quel giorno stesso siamo caduti di nuovo... – E nostro padre, con finta durezza nella voce, la faccia seria, ci sgrida... ma nello stesso tempo il suo cuore, che conosce la nostra debolezza, si intenerisce nel pensare: povero ragazzo, come si sforza di comportarsi bene!

Bisogna che ci imbeviamo, che ci saturiamo dell’idea che è Padre, e veramente Padre nostro, il Signore che sta vicino a noi e nei cieli”[1].

“Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Non abbiate paura: valete più di molti passeri!”.

Con questa semplicità dobbiamo camminare alla presenza di Dio senza lasciarci ingannare, quando il diavolo cercherà di portarci per la via dell’ipocrisia, della paura, della dissimulazione, se non facciamo bene le cose.


[1] San Josemaría, Cammino, 267.

Javier Massa