La prima romeria: Avanti!

Quella che ora mi viene alla memoria è la visita che feci nel 1933 a Sonsoles, un santuario mariano in terra di Castiglia. Non era un pellegrinaggio come comunemente lo si intende. Non c'erano né rumore né folla: eravamo in tre.

“Quella che ora mi viene alla memoria è la visita che feci nel 1933 a Sonsoles, un santuario mariano in terra di Castiglia. Non era un pellegrinaggio come comunemente lo si intende. Non c'erano né rumore né folla: eravamo in tre. Rispetto e amo le manifestazioni pubbliche di pietà, ma personalmente preferisco offrire a Maria lo stesso affetto e lo stesso entusiasmo con visite private o in piccoli gruppi che abbiano il sapore dell'intimità. In quella visita a Sonsoles conobbi l'origine di questo nome. È un particolare di poca importanza, ma esprime lo spirito filiale della gente di quella terra. L'immagine della Madonna che vi si venera fu nascosta per qualche tempo a motivo delle lotte tra cristiani e musulmani. Dopo alcuni anni — narra la tradizione — la statua fu ritrovata da alcuni pastori che commentarono ammirati: «Che begli occhi; son soles!, splendono come il sole; sono due soli! » (E’ Gesù che passa, 139).

«Che begli occhi; son soles!, splendono come il sole; sono due soli!»

Nel 1935, la devozione alla Madonna ebbe un posto di primo piano nel piano di vita spirituale che San Josemaría Escrivá aveva abbozzato per i membri dell’Opus Dei. Prevedeva la recita quotidiana del rosario (...), dell’Angelus e altre pratiche di devozione mariana. Escrivá avvertì, inoltre, la necessità di manifestare in modo concreto la devozione alla Vergine nel corso del mese di maggio, che la Chiesa tradizionalmente le ha dedicato. Trovò la soluzione subito dopo ad un episodio che si svolse nella vita di alcuni membri dell’Opus Dei.

Fernández Vallespín raccontò a Escrivá che durante l’estate del 1933 un attacco di reumatismi aveva rischiato di non fargli terminare gli studi di Architettura. Se non ce l’avesse fatta, avrebbe perso l’anno accademico. Aveva così pregato la Madonna e le aveva promesso che se lo avesse aiutato a portare a termine l’Università, avrebbe fatto un pellegrinaggio al santuario di Sonsoles, situato appena fuori Avila. Era riuscito nel suo intento prima di chiedere l’ammissione all’Opus Dei, ma non aveva ancora adempiuto la sua promessa. Escrivá si offrì di accompagnarlo, non in una romeria (che in spagnolo significa pellegrinaggio) pubblica, ma in un gruppetto di tre persone, che comprendeva loro due e l’amico Barredo.

"Preferisco offrire a Maria lo stesso affetto ed entusiasmo con visite private o in piccoli gruppi che abbiano il sapore dell'intimità" (san Josemaría)

Il 2 maggio 1935 presero il treno da Madrid a Avila e poi continuarono a piedi gli ultimi quattro chilometri fino al santuario. Pregarono cinque misteri del Rosario durante il cammino. Il santuario si vedeva da lontano, in cima ad una piccola collina. Ad un certo punto lo persero di vista per alcuni istanti. Escrivá utilizzò questo episodio per la vita spirituale rendendolo una parabola:

“Così fa Dio con noi molte volte. Ci fa vedere bene il fine da raggiungere, ce lo fa contemplare, per confermarci nel cammino della sua amabilissima Volontà. E quando ormai siamo vicini a Lui, ci lascia nelle tenebre, apparentemente abbandonandoci. È l’ora della tentazione: dubbi, lotte, oscurità, stanchezza, desiderio di lasciarsi andare... invece no: avanti. L’ora della tentazione è anche l’ora della fede e dell’abbandono filiale in Dio Padre! Via i dubbi, i tentennamenti, le indecisioni! Ho visto il cammino, l’ho intrapreso e lo proseguo”. Nel santuario pregarono altri cinque misteri del Rosario, e gli ultimi cinque durante il ritorno alla stazione del treno. Il cammino li portò attraverso campi di grano maturo. Escrivá raccolse alcune spighe di grano: “Mi viene alla mente un passo del Vangelo, alcune parole che il Signore rivolse al gruppo dei suoi discepoli: Non dite voi: ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco io vi dico: levate i vostri occhi, e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura”. (Gv, IV, 35). Pensate quindi che il Signore vorrebbe mettere nei nostri cuori lo stesso desiderio, lo stesso fuoco che bruciava nel suo”.

Nel ritornare da Sonsoles, Escrivá stabilì la consuetudine che tutti gli anni i fedeli dell’Opus Dei onorassero la Madonna in questo modo nel mese di maggio: con una romeria semplice e penitente, fatta a piccoli gruppi, per aiutare tutti ad avere maggior devozione nei confronti della Vergine Maria.

(Uncommon Faith, Scepter, 2002, pp. 177-178)