Molte persone in tutto il mondo hanno “imparato a leggere” il Vangelo grazie all’insegnamento di San Josemaría. Se si è innamorati di Dio e di Gesù, non si può non amare anche la Parola di Dio, quale ci è giunta nel Vangelo, dove il Verbo si muove, parla, ascolta, ama e soffre, cerca, provoca e trova la fede degli uomini del suo tempo e di ogni tempo.

Mosso da questo amore, san Josemaría non si limitava a “leggere” il Vangelo ma, così si esprimeva lui stesso, “entrava” nel Vangelo. Si immaginava cioè di essere “un personaggio tra gli altri”, presente attivamente sulla scena con i propri sentimenti: emozioni, affetti, pentimento, gioia… Da qui la sua conoscenza viva, personale, partecipata della vita di Gesù e dei suoi amici, da qui i suoi toccanti commenti sui brani del Vangelo, la sua predicazione costantemente ispirata al testo sacro e l’applicazione conseguente alla vita del cristiano, che non può limitarsi a essere soltanto spettatore della vita terrena del Figlio di Dio. Non si tratta di un sistema né di un metodo, ma di una vera e propria scoperta, che san Josemaría non imponeva a nessuno, ma che consigliava per attingere con efficacia alla Parola di vita.

Don Guillaume Derville da parte sua si impegna in efficaci e indispensabili collegamenti. Il lettore si trova così davanti alla nascita di Gesù, al lavoro di S. Giuseppe, alla Samaritana, ai tre fratelli di Betania, al dramma di Pilato e ad altri episodi e viene messo nella condizione di “esserci” anche lui, di partecipare da vicino, di trarre spunti personali dalla meditazione della vita del Signore.

Don Guillaume Derville è laureato presso l’École Supérieure de Commerce di Parigi e dottore in Teologia dogmatica presso la Pontificia Università della Santa Croce, a Roma.