17 maggio 1992: beatificazione di Josemaría Escrivá

In occasione della ricorrenza della beatificazione di san Josemaría proponiamo un breve video con le immagini di quel 17 maggio a piazza San Pietro e alcune parole di Giovanni Paolo II.

Condividiamo alcune parole di san Giovanni Paolo II, pronunciate il 17 maggio 1992.

La vita spirituale e apostolica del nuovo beato si fondava sul sapersi, tramite la fede, figlio Dio in Cristo. Di questa fede si alimentavano il suo amore per il Signore, il suo zelo evangelizzatore, la sua allegria costante, anche nelle grandi prove e difficoltà che dovette superare. “Avere la croce è trovare la felicità, la gioia”, ci dice in una delle sue Meditazioni; “avere la Croce è identificarsi con Cristo, è essere Cristo e, per questo, essere figlio di Dio”.Con soprannaturale intuizione, il beato Josemaría predicò instancabilmente la chiamata universale alla santità e all’apostolato. Cristo convoca tutti a santificarsi nella realtà della vita quotidiana; pertanto, il lavoro è anche mezzo di santificazione personale e di apostolato quando è vissuto in unione con Cristo, perché il Figlio di Dio, incarnandosi, in certo modo si e unito a tutta la realtà dell’uomo e a tutta la creazione (cfr Dominum et vivificantem, n. 50).

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