Comincia il processo di canonizzazione di Dora del Hoyo

Il 18 giugno alle 18 mons. Javier Echevarría, Prelato dell'Opus Dei, presiederà la sessione di apertura del Processo di beatificazione e canonizzazione di Salvadora (Dora) del Hoyo Alonso, nell'Aula Magna della Pontificia Università della Santa Croce. Dora, con la sua vita, ha cercato di imitare la Madonna nella casa di Nazaret.

Dora del Hoyo è nata l’11 gennaio 1914 a Boca de Huérgano, provincia di León, in Spagna.

Dopo aver lavorato come impiegata domestica presso alcune famiglie di Madrid, cominciò a esercitare la propria professione nella Residenza Universitaria Moncloa, promossa dall’Opus Dei, dove ebbe l’opportunità di conoscere e praticare lo spirito di santificazione del lavoro, caratteristico dell’Opus Dei; ne conobbe anche il fondatore, san Josemaría.

Il 14 marzo 1946 a Bilbao, data in cui lavorava nell’amministrazione domestica della Residenza universitaria Abando, chiese l’ammissione all’Opus Dei.

Il 27 dicembre 1946, su invito di san Josemaría, si trasferì a Roma, dove visse sino alla fine della sua vita. Da Roma ha collaborato, con il suo esempio e con il suo rapporto di amicizia, alla formazione professionale e spirituale di persone di tutto il mondo, contribuendo così all’espansione dell’attività apostolica dell’Opus Dei.

Dopo la sua morte, il 10 gennaio 2004, hanno cominciato a manifestarsi espressioni tangibili della fama di santità di cui godeva. Da allora sono pervenute centinaia di testimonianze scritte e firmate, inviate spontaneamente da fedeli della Prelatura e da altre persone, che sono servite a documentare l’esemplarità della sua vita cristiana.

Da queste testimonianze emerge la sua intensa vita di pietà, la sua fortezza, la sua carità con tutte le persone e l’amore di Dio che la spingeva a lavorare con gioia.

Secondo mons. Javier Echevarría, “Dora è stata molto importante per l’Opus Dei, con la sua fedeltà e con il suo lavoro perfettamente compiuto, impreziosito dall’umiltà di lavorare senza farsi notare. Per questo è stata tanto efficace sino alla fine della sua vita”.

“Non ha voluto nessuna gloria, nessuna considerazione particolare e ha donato tutta la sua vita, al cento per cento. È stata una donna di fede. Ha avuto fiducia in ciò che Dio le chiedeva attraverso san Josemaría. Praticava la speranza, che la portava a sapere che l’Opus Dei si sarebbe ampliata e sarebbe diventata ciò che oggi abbiamo davanti agli occhi”.

“Tutto questo, grazie al suo amore di Dio, così grande da impedirle di pensare a se stessa: pensava soltanto al Signore e agli altri”.

Il Postulatore della Causa è mons. José Luis Gutiérrez ; il Giudice Delegato, che presiede il tribunale della Prelatura, è mons. Joaquín Llobell.