Un concerto per il nuovo dopo-scuola dell'ELIS

Sabato 8 aprile alle 20.30, nella Basilica di Sant'Andrea della Valle, a Roma, il Coro dell'Aventino e l'Orchestra RomaInCanto eseguiranno musiche di Mozart. L'iniziativa è organizzata per sostenere un progetto rivolto a giovani che vivono condizioni di disagio e a minori non accompagnati.

Nascerà dal prossimo anno scolastico una nuova attività nella scuola del Tiburtino presso il Centro ELIS su ispirazione di quella di don Milani, a Barbiana: un dopo scuola aperto a tutti, in particolari agli allievi della scuola professionale ELIS, uno spazio totalmente gratuito, multi razziale, multi etnico e multi religioso. Sarà attivo tutti i giorni, dalle 15 alle 18, compreso il sabato. Potranno partecipare alle lezioni minori immigrati non accompagnati, ragazzi che vivono in casa famiglia, ma anche coloro che non vogliono più andare a scuola e vivono ai margini delle periferie romane. Per sostenere questo progetto e in memoria delle vittime del Mediterraneo, è in programma un concerto del Coro dell'Aventino e dell'orchestra RomaInCanto, con la direzione del maestro Fabio Avolio, sabato 8 aprile alle 20.30 nella Basilica di Sant'Andrea della Valle, a Roma. Sarà eseguita la Messa da Requiem K626 di W. A. Mozart. L'iniziativa è patrocinata dagli Alumni del Campus Bio-Medico. Nel progetto della scuola del Tiburtino saranno impegnati 100 volontari adulti, tra cui numerosi professionisti, che daranno il loro contributo come veri e propri "mentori" aiutando principalmente i ragazzi a studiare ma anche a diventare cittadini attivi, aiutandoli a scegliere convenientemente e in ogni circostanza della loro vita, insegnandogli quali sono i meccanismi che muovono la globalizzazione.

Nel progetto saranno impegnati 100 volontari adulti che aiuteranno i ragazzi a studiare ma anche a diventare cittadini attivi

Tra le competenze pratiche che potranno acquisire, la gestione delle procedure nei confronti di una banca o di un operatore telefonico o imparare a comprendere bene la propria busta paga. A spingere i volontari a mettere a disposizione il loro tempo, il desiderio di restituire qualcosa alla società che gli ha permesso di ricevere tanto e avere successo. Tra loro e il giovane si stabilisce un rapporto personale come se fossero dei figli “adottivi”, scolasticamente parlando.

L'attività prevede un percorso, una vera e propria “scherma medievale” dove si comincia novizi, si passa a cadetti per diventare cavalieri solo se si incarnano nel tempo certi valori umani. Le armature saranno forgiate nelle officine meccaniche come anche le loro spade che serviranno per i duelli sportivi. I giovani faranno molto sport dal momento che il Coni punta a diffondere nella Scuola del Tiburtino gli sport che appartengono alle 45 federazioni sportive italiane.

L'attività prevede un percorso, una vera e propria “scherma medievale” dove si comincia novizi, si passa a cadetti per diventare cavalieri solo se si incarnano nel tempo certi valori umani

In attesa del varo dell’iniziativa previsto per settembre 2017, sono tante le storie significative di giovani e mentori come Salvatore, che ha avuto incarichi di lavoro piuttosto importanti a livello governativo e che ha adottato scolasticamente Oniaka, nato e vissuto in Costa D’Avorio fino a due anni fa. Dopo la morte del padre, il giovane è arrivato in Italia con la mamma e un fratellino con cui vive a 40 chilometri da Roma. Ogni giorno raggiunge la Scuola puntuale al suono della prima campanella delle 8, ma si deve svegliare ogni mattina alle 5. E’ alto più di due metri ed ha soltanto 15 anni. Salvatore ha capito che avrebbe potuto giocare a basket e allora lo ha affidato a una vecchia gloria della palla canestro italiana. Oniaka, dice il suo allenatore, ha ottime probabilità di diventare un vero campione del basket. Ma fa di più invitandolo a casa sua due volte la settimana a pranzo e i suoi figli ogni volta lo aiutano a fare i compiti.

Una volta al mese anche la mamma pranza da loro e sta pensando di portare tutti a Firenze per fargli vedere il rinascimento italiano. Queste storie si moltiplicheranno e saranno la base su cui sorgerà il nuovo dopo-scuola del Tiburtino presso il Centro ELIS, sul modello della Scuola di Barbiana di don Milani riservata agli ultimi ed ai più poveri.

Prof. Pierluigi Bartolomei | Preside della Scuola professionale Elis