Mons. Javier Echevarría: “Non considerò mai per sé onori o riconoscimenti”

Il prelato dell'Opus Dei, che ha vissuto vicino al beato Álvaro per più di quarant'anni, ne ricorda la sua unica ambizione: «essere un buon figlio di Dio e un servitore fedele della Chiesa»

“Conobbi mons. Álvaro del Portillo alla fine degli anni ‘40, e sono stato vicino a lui fin dal mio trasferimento a Roma nel 1950. Questa lunga prossimità – più di quaranta anni-, che ha fatto sì che fossi con lui in momenti e situazioni molto diverse, mi ha permesso di conoscere a fondo la tempra della sua anima: la sua grande intelligenza, la sua vasta cultura, la sua singolare capacità di lavoro, la sua serenità d’animo e ciò che più conta, la profondità della sua fede e quanto fosse intimo e ricco il suo rapporto con Dio. Ritengo innanzitutto un dovere di giustizia dare testimonianza del fatto che mons. Álvaro del Portillo non considerò mai per sé onori o riconoscimenti. Non ricercò nemmeno successi personali o occasioni per mettersi in mostra. Ebbe un’unica ambizione: essere un buon figlio di Dio e un servitore fedele della Chiesa, secondo lo spirito ricevuto da san Josemaría e seguendo il suo esempio”.(In memoriam, “Rendere amabile la Verità”).