Meno dell' 1%

Gloria, mia cognata, era incinta di otto mesi della sua quinta figlia, quando le fu diagnosticata un’anomalia preoccupante che i medici chiamano “placenta previa”. Qualche giorno dopo ebbe una emorragia e fu portata in ambulanza all’ospedale.

Foto: Yoshimov

Con un taglio cesareo d’emergenza la piccola Amanda venne al mondo che pesava meno di due chili, ma almeno le avevano salvato la vita. Gloria, da parte sua, continuava a perdere sangue e la sua situazione si andava facendo di ora in ora più disperata.

Quando queste notizie si sparsero fra gli amici e i parenti, tutti decidemmo di raccomandare a don Álvaro la guarigione di Gloria. Due giorni dopo il suo ricovero in ospedale, quando andai a vederla, recitai con sua madre e con altre due cognate la preghiera dell’immaginetta. Fino allora Gloria aveva ricevuto 51 unità di sangue e i suoi reni erano sul punto di bloccarsi. Pochi minuti prima le era stata amministrata l’unizione degli infermi: sembrava che non ci fosse più nulla da fare.

Alle otto del mattino del giorno dopo suo marito mi telefonò per dirmi, euforico, che durante la notte le costanti vitali di Gloria erano ritornate normali. Nell’ospedale si parlava di miracolo perché, con un quadro clinico come quello del giorno prima, le possibilità di sopravvivenza erano inferiori all’1%. La riabilitazione è stata lunga, ma soddisfacente. Mi sembra chiaro il potere del sacramento dell’unzione degli infermi e dell’intercessione di don Álvaro.

P.M.H. (Stati Uniti)