Mamme e figlie al banco alimentare di Palermo

Durante la Giornata nazionale del banco alimentare un gruppo di mamme e figlie ha donato il proprio tempo a favore dei più svantaggiati di Palermo.

In occasione della Giornata nazionale della colletta alimentare, un gruppo di bambine aiutate dalle mamme e da alcune ragazze del liceo e dell'università, hanno prestato servizio come volontarie per la raccolta di alimenti nella città di Palermo. Le bambine e le ragazze frequentano il club ospitato dalla residenza universitaria Rume, un luogo nel quale vengono organizzate attività di tutti i tipi, dallo studio assistito alle gite in mezzo alla natura, il tutto con una particolare attenzione alla formazione cristiana.

Compito delle bambine era quello di informare la gente che entrava al supermercato della possibilità di raccogliere qualche prodotto alimentare in favore delle famiglie e delle persone più svantaggiate, invitando a contribuire con l’acquisto di una busta di latte, una confezione di biscotti, di pasta o un altro alimento a lunga conservazione.

“All’inizio è stato molto difficile vincere la timidezza: ma una volta iniziato, è divertente, perché ci si muove in gruppo e ci si conforta reciprocamente" (Leandra e Ambra)

Nell’arco della giornata, le piccole volontarie, accompagnate da alcune mamme e dalle tutor, si sono distribuite in quattro punti vendita diversi nella città di Palermo, dividendosi in due turni dalle 14.30 alle 20.30.

“Avevamo pensato che, essendo tutte piccole, fosse troppo pesante per loro coprire l’intero orario del pomeriggio e avevamo organizzato due turni in due fasce orarie distinte - racconta Silvia, studentessa universitaria e tutor delle bimbe - Siamo tutte rimaste stupite perché alla fine del primo turno siamo state costrette a chiamare tutti i genitori per chiedere loro di venire più tardi perché nessuna voleva andar via! Erano tutte troppo prese dal servizio che stavano svolgendo”.

Imparare ad offrire il proprio tempo

“Nonostante siano rimaste per circa cinque ore in piedi, - spiega Claudia Canfarotta, coordinatrice delle attività del club - le bambine non hanno mai mostrato segni di stanchezza: la gioia era sempre impressa nei loro volti e la voglia di aiutare e darsi da fare concretamente hanno contagiato tutti gli altri volontari”.

“All’inizio è stato molto difficile vincere la timidezza, ma poi, una volta iniziato, è divertente, anche perché ci si muove in gruppo e ci si conforta reciprocamente - raccontano Leandra e Ambra - Con le nostre amiche abbiamo distribuito i volantini per spargere la voce che con poco si poteva aiutare la gente che ne aveva più bisogno. È stato molto divertente!”.

“In alcuni momenti parlavamo tra noi bambine per incoraggiarci e organizzarci su cosa dire e come dirlo. La maggior parte del tempo siamo state occupate a prendere i sacchetti pieni di pasta, biscotti, pelati, latte... La cosa che mi è piaciuta di più è stato proprio raccogliere i sacchetti pieni di cibo!” aggiunge Clara.

“Mia figlia ha sperimentato la sua soddisfazione nel dare anche un po' del suo tempo” (Luisa)

Un entusiasmo condiviso anche dai genitori, che hanno visto nella partecipazione a questa iniziativa un'occasione significativa per dimostrare ai propri figli l’importanza della condivisione, non solo materiale: “In questa circostanza, mia figlia ha sperimentato la sua soddisfazione nel dare anche un po' del suo tempo”, spiega Luisa.

“Io l’ho accompagnata e sono stata un po’ con lei lì, ma poi Sara ha voluto rimanere senza di me con le sue amiche a fare questo servizio: hanno lavorato insieme per un obiettivo comune e questa è una cosa molto importante”, aggiunge Marina M.

È stato bello vederle mettersi in gioco, "raccogliere alimenti, chiedere di partecipare alla gente e scusarsi per il disturbo: vedere questo mi ha riempito di gioia! Si sono sentite utili” racconta lieta un’altra mamma, Marina G.

È stato bello vederle mettersi in gioco, "raccogliere alimenti, chiedere di partecipare alla gente e scusarsi per il disturbo: vedere questo mi ha riempito di gioia!" (Marina G.)

Ma “queste iniziative sono un’occasione di crescita anche per i genitori”, concludeTania, perché “ti danno la possibilità di capire a pieno il vero compito di una mamma e di un papà, che non si limita solo a rendere felici i propri figli con un bel giocattolo o un bel vestito, ma anche a porre le giuste basi per le donne e gli uomini che saranno domani”.

L’iniziativa è stata organizzata, come ogni anno, dal Banco Alimentare Onlus. I volontari responsabili dell’iniziativa provengono da tantissime e diverse realtà della Chiesa e della società civile, dagli scout a Comunione e Liberazione.