Lasciare l’Opus Dei

Nell’Opus Dei si entra, si sta e si esce liberamente.

Quando una persona, dopo essersi incorporata nell’Opus Dei, ritiene di non poter adempiere gli impegni liberamente assunti, può chiedere di uscire dall’Opera. Questa richiesta viene sempre soddisfatta. Gli impegni si assumono liberamente e ricevono un minimo di forma mediante un accordo. L’interessato si impegna ad adoperarsi per essere un cristiano coerente secondo lo spirito dell’Opus Dei, cercando di imitare Gesù Cristo nella vita ordinaria. La prelatura, da parte sua, si obbliga a fornire la formazione e l’aiuto spirituale necessario per raggiungere questo obiettivo. Per contrarre validamente questi impegni l’interessato deve aver compiuto 18 anni e, per cinque anni, li può assumere solamente in modo temporaneo, per un anno. Dopo cinque anni, e purché l’interessato abbia compiuto 23 anni, può contrarli in maniera definitiva. Logicamente, qualunque persona che si proponga di uscire dall’Opera viene invitata a ponderare la sua decisione alla presenza di Dio, perché era venuto all’Opera convinto di essere stato chiamato da Dio a intraprendere questo percorso; però nessuno viene trattenuto contro la sua volontà. La richiesta viene sempre soddisfatta, anche nel caso in cui la persona sia definitivamente incorporata nella Prelatura. Quando una persona lascia l’Opus Dei continua a poter contare sull’affetto e le preghiere dei fedeli della prelatura e, se lo desidera, sull’aiuto spirituale per la sua vita cristiana.