La Misericordia di Papa Francesco raccontata da Andrea Tornielli alle Scuole FAES di Milano

Gli studenti delle scuole FAES di Milano hanno avuto l’opportunità di incontrare l’autore del libro intervista a Papa Francesco, che ha risposto alle loro domande e ha raccontato anche alcuni aneddoti sul Santo Padre.

«Come si concilia la misericordia di Dio con la libertà dell'uomo? E se è vero che Dio è misericordia, com'è possibile che esista l'inferno? E poi non c'è il rischio di banalizzare la misericordia, pensando che tanto poi Dio perdona tutto? La misericordia può essere un punto di incontro e di dialogo tra il mondo islamico e il mondo cristiano? Papa Francesco può riuscire a entrare in dialogo con il mondo musulmano grazie a questo tema? Il Giubileo della Misericordia riuscirà ad arginare quella che Papa Francesco ha chiamato la terza guerra mondiale "a pezzi"?»

Queste sono alcune delle tante domande che i liceali delle scuole FAES hanno preparato per Andrea Tornielli, autore del libro intervista a Papa Francesco “Il nome di Dio è Misericordia” edito da PIEMME, in seguito alla lettura del libro e al successivo lavoro di confronto svolto tra di loro in vista della serata con il giornalista e coordinatore di Vatican Insider che si è tenuta al Teatro FAES di Milano.

I ragazzi hanno sperimentato che è la semplicità disarmante delle parole e della vita di Papa Francesco sul tema della misericordia che può dare una risposta profonda ai loro mille interrogativi.

Infatti Andrea Tornielli ha condiviso con alunni e genitori delle scuole FAES tanti aneddoti ed episodi vissuti.

Come ad esempio la vicenda della madre di 5 figli che il Cardinal Bergoglio incontrò durante un pellegrinaggio a piedi ad un Santuario Mariano. Bergoglio era solito percorrere la strada camminando e confessando. Una volta, confessando questa madre i cui figli, già cresciuti, non erano ancora battezzati, ne restò colpito. Si fece dare allora un recapito e dato che la mamma non riusciva ad organizzare il battesimo, lo ha organizzato tutto lui, cercando anche i padrini. Infine l’ha chiamata per la cerimonia in Curia dove aveva preparato anche un piccolo festeggiamento (con tanto di Coca Cola e altri cibi che piacevano molto ai figli).

Tornielli ha ricordato poi come i Papi che ha conosciuto non abbiano mai fatto mancare al singolo un’attenzione speciale, raccontando una sua vicenda personale. A seguito della morte della madre, infatti, durante il viaggio di andata verso la GMG in Brasile, lo stesso Tornielli aveva fatto consegnare la foto della sua mamma a Papa Francesco. Nel viaggio di ritorno, dopo i giorni intensi con milioni di ragazzi e pellegrini, il Santo Padre ha ringraziato Tornielli per l’immaginetta e gli ha garantito preghiere di suffragio.

E poi un altro racconto sempre riguardo il suo periodo a Buenos Aires. Il Cardinal Bergoglio fu invitato a presentare un suo libro. Un collaboratore gli aveva comunicato che un’auto sarebbe andata a prenderlo, ma lui declinò l’invito, dicendo che non era necessario e che avrebbe usato i mezzi pubblici. Nonostante l’insistenza del collaboratore, la risposta rimase la stessa: «Verrò usando i mezzi pubblici».

Arrivato sul luogo dell'incontro, nuovamente il collaboratore si fece avanti per mostrare rammarico per il viaggio in metropolitana e Bergoglio rispose: «In metropolitana una signora mi ha fermato e ha voluto confessarsi. Se fossi venuto in macchina non avrei potuto confessarla».

È molto bella la metafora pronunciata da papa Francesco per spiegare la misericordia e che Tornielli ha ripreso come conclusione della serata. È «come il cielo – disse Bergoglio –: noi guardiamo tante stelle, ma quando viene il sole al mattino, con tanta luce, le stelle non si vedono. Così è la misericordia di Dio: una grande luce di amore, di tenerezza, perché Dio perdona non con un decreto ma con una carezza».