Alcune testimonianze su mons. Álvaro del Portillo

Si offrono di seguito di alcune affermazioni circa la persona di mons. Álvaro del Portillo tratte da testimonianze di personalità ecclesiastiche e civili che lo conobbero.

Con san Giovanni Paolo II.

Qui di seguito alcune affermazioni su mons. Álvaro del Portillo, tratte da testimonianze di personalità ecclesiastiche e civili che lo conobbero.

San Giovanni Paolo II: È stato un esempio di fortezza, di fiducia nella provvidenza divina e di fedeltà alla Sede di Pietro (Telegramma al Vicario Generale dell’Opus Dei, Città del Vaticano 23-III-1994).

Papa Francesco: È stato un sacerdote pieno di zelo, che ha saputo coniugare una intensa vita spirituale fondata sull’adesione fedele alla roccia che è Cristo, con un generoso impegno apostolico che lo ha reso pellegrino nei cinque continenti, seguendo le orme di san Josemaría, e meritandosi quella frase contenuta nel libro dei Proverbi: “Vir fidelis multum laudabitur” (Telegramma al Prelato dell’Opus Dei, Roma, Città del Vaticano, 12-III-2014)

Card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede: Ricordo la modestia e la disponibilità in ogni circostanza che hanno caratterizzato il lavoro di Mons. del Portillo come consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede, istituzione che ha contribuito ad arricchire in modo particolare con la sua competenza ed esperienza, come ho potuto verificare personalmente (Lettera al Vicario Generale dell’Opus Dei, Città del Vaticano 25-III-1994).

Suor Teresa Margarita, carmelitana scalza: Lo conobbi durante degli esercizi spirituali che tenne per giovani nella Scuola delle Carmelitane della Carità a Vigo nel 1945. Fin dal primo momento mi ha colpito il suo comportamento distinto, il raccoglimento, la sua profonda umiltà, che si notava molto, e la sua semplicità. Era allo stesso tempo amabile e accogliente, si dedicava agli altri con bontà (Lettera al Prelato dell’Opus Dei, Sabaris 20-VI-1997).

Card. Maurice Otunga, arcivescovo emerito di Nairobi: Sono stato testimone della sollecitudine di Mons. Álvaro per l’apostolato della Chiesa in Kenia, e della sua generosità verso i nostri sacerdoti e seminaristi keniani, che sono stati accolti nell’Ateneo Pontificio della Santa Croce e nel Seminario internazionale “Sedes Sapientiae” da lui creati, così come ho toccato con mano la sua carità, la gentilezza e la disponibilità che dimostrava ai vescovi che cercavano il suo aiuto (Lettera al Prelato dell’Opus Dei, Nairobi 24-VII-1998).

Mons. Ramón Búa, vescovo di Calahorra e La Calzada-Logroño: Ho trovato il lui un fratello e un vescovo di eccezionale valore umano ed ecclesiale (Testimonianza, Logroño 13-I-1996).

Card. Joszef Glemp, arcivescovo di Varsavia (1981-2006) e primate di Polonia (1981-2009): Era un uomo dalle idee chiare, piene di serenità interiore, e, allo stesso tempo, era pieno di bontà e di affetto. Era amabile e diretto ma, contemporaneamente, conservava la gravità di un uomo di Chiesa (Testimonianza, Varsavia 7-IX-1995).

Joaquín Navarro Valls, portavoce della Santa Sede dal1984 al 2006: Dietro di sé ha lasciato una traccia incancellabile, tipica degli uomini di Dio che compiono silenziosamente una missione per il bene delle anime (ABC, Madrid, 25-III-1994).

Ombretta Fumagalli Carulli, deputata del parlamento italiano: Ho ammirato sempre la dignità e la moderazione con cui ha reagito alle polemiche contro l’Opus Dei promosse artificialmente da ambienti laicisti e, disgraziatamente, a volte anche da ambienti cattolici (Romana, X, 1994, p. 55).

Card. Joseph Bernardin, arcivescovo di Chicago: Ricordo con gratitudine le preghiere e l’appoggio che mi offrì quando si diffusero accuse ingiuste contro di me (Romana, X, 1994, p. 53).

Card. Vicente Enrique y Tarancón, arcivescovo emerito di Madrid: Lavorammo insieme, sia nel Concilio, sia per l'aggiornamento del codice di Diritto Canonico. Era un uomo molto intelligente, molto abile e una persona molto buona (ABC, Madrid, 24-III-1994).

Padre John O'Connor, agostiniano: Nell’osservare la sua presenza amabile e discreta accanto alla dinamica figura di Mons. Escrivá, mi veniva da pensare alla umiltà di San Giuseppe. Credo che sarà ricordato soprattutto per l’umiltà e la fedeltà con cui ha portato avanti il cammino spirituale aperto dal fondatore dell’Opus Dei (Position Paper, Dublino, VI/VII-1994).

Card. Camillo Ruini, vicario del Papa per la Diocesi di Roma: Non dimenticherò l’affetto di don Álvaro quando veniva a trovarmi al Vicariato. Lasciava sempre un ricordo e una testimonianza della sua dedicazione a Cristo (Discorso nella chiusura del processo diocesano sulle virtù di Álvaro del Portillo, Roma 26-VI-2008).

Card. Joachim Meisner, arcivescovo di Colonia: Un grande cristiano, un grande sacerdote e un vescovo modello, si distingueva per una profonda fede nella provvidenza di Dio (Romana, X, 1994, p. 53).

Mons. Luigi Conti, nunzio in Honduras: Mons. Álvaro del Portillo è stato un uomo innamorato del servizio alle anime. La sua vita è stata sempre guidata da un’esigente disciplina spirituale, da un elevato senso del dovere, da una laboriosità intensa e instancabile, da una dedizione e abnegazione piena alla causa di Cristo, della Chiesa e dell’Opera (Fides, Tegucigalpa, 1-IV-1995).

Mons. Stanislaus Lo-Kuang, arcivescovo emerito di Taiwan: Quando venne a Taiwan, lo invitai a pranzo alla Fujen University. Mons. Álvaro del Portillo fu molto sincero, molto umile, estremamente trasparente e semplice. Non c’era in lui alcun segno di arroganza o di affettazione. Aveva un grande zelo apostolico. Comprendeva le nostre difficoltà e mostrava un’immensa carità. Credo che la sua amicizia sia stata di grande valore (Testimonianza, Taipei, III-1999).

Alejandro Llano, scrittore e filosofo: Era la sintesi vivente di due culture: quella umanistica e quella tecnica. È stata una grande figura intellettuale e universitaria (La Vanguardia, Barcellona, 24-III-1994).

Card. Ángel Suquía, arcivescovo di Madrid (1983-1994): Era un uomo di speciale bontà, amabile nelle sue conversazioni, molto prudente e molto allegro e incoraggiante. Non ricordo di essermi mai allontanato da lui senza provare maggiore allegria di quanta ne avessi prima di vederlo (ABC, Madrid, 24-III-1994).

Vittorio Messori, scrittore e giornalista: Ti veniva la voglia di confessarti, più che di fare domande. Si notava che era stato ingegnere, specializzato in ponti e strade. Dietro l’abito del vescovo splendeva un uomo di mondo (Corriere della Sera, Milano, 24-III-1994).

Mons. Antonio María Rouco, arcivescovo di Santiago de Compostela (attualmente, Card. arcivescovo di Madrid): Svolse un ruolo fondamentale nella presa di coscienza dei laici che tutti sono chiamati a essere figli di Dio: una bella lezione, un compito urgente che questo nostro fratello seppe vivere e cercò di realizzare e di incoraggiare nella Chiesa attraverso l’Opus Dei (El Correo Gallego, Santiago de Compostela, 27-III-1994).

Madre Maria Jesús Velarde, fondatrice delle Figlie di Santa Maria del Cuore di Gesù: Álvaro del Portillo è, a mio parere, la persona più santa che ho conosciuto nel corso dei miei 88 anni. È una affermazione e insieme un rendimento di grazie a Dio per l’immenso dono di avermelo fatto conoscere, di essere stata da lui consigliata, amata e molto aiutata (Testimonianza personale, Madrid, 26-III- 2010).

Card. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna: L’incontro con mons. Del Portillo è stato edificante per il mio sacerdozio da due punti di vista. Il primo: la sua fedeltà e la sua lealtà nei confronti del Papa. Il secondo: la sua grandissima umiltà (Intervista con Manuel de Teffé,

Bologna, 13-V-2013).

Maria Concepción Barros Carou, infermiera: Don Álvaro era un esempio di unità di vita. Dava un senso soprannaturale alla malattia... Stava continuamente alla presenza di Dio. Incoraggiava gli altri malati ad offrire tutto il dolore al Signore (Testimonianza personale, 14-III- 2014).