A Trapani, don Álvaro

​Il 30 maggio, a Trapani, nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti Kandiskij, si è svolto l’incontro “Storia e memoria di mons. Álvaro del Portillo”.

L’incontro, organizzato da Maria Luisa Curatolo, docente di Scenografia presso la stessa Accademia, Giovanna Messina e Antonella La Commare, è stato moderato da Giusi Manduca Sorci, scrittrice di successo, autrice di vari libri su temi familiari e sociali.

Alla presenza di un pubblico partecipe e interessato, di circa 150 persone, , dopo la proiezione di un filmato biografico sul Venerabile Álvaro del Portillo, sollecitati dalla moderatrice, sono intervenuti alternativamente don Giorgio de Filippi, che per molti anni è stato vicino a san Josemaría Escrivá e a don Álvaro, e Aldo Capucci, giornalista e storico.

Più che svolgere ciascuno una relazione compiuta, i due relatori hanno preferito raccontare episodi – alcuni seri, altri più gustosi, ma tutti molto significativi – della vita di don Álvaro, che verrà beatificato a Madrid il prossimo 27 settembre. Ne è emersa la figura di un uomo di Dio, pieno di fede, di serenità e di amabilità, fidato collaboratore di san Josemaría e capace in seguito di rilevarne al meglio il ruolo e i compiti con grande personalità e slancio apostolico.

Non a caso, il fondatore dell’Opus Dei – come è stato spiegato – in alcune occasioni aveva chiamato don Álvaro “saxum”, roccia, alludendo alla sua fedeltà a tutta prova. Proprio in ricordo della fedeltà di don Álvaro, con questo nome verrà chiamato il Centro Convegni che è in corso di realizzazione in Terra Santa.